in piedi gambe leggermente divaricate come la misura delle proprie spalle con le mani che si appoggiano aperte al di sopra dei glutei inspirate allungando il busto verso il cielo ed espirando con un soffio vigoroso flettere le ginocchia stringere i glutei e inarcare il busto all'indietro
inspirando tornare diritti ancora espirando inarcare il busto ripetere la pratica per sei volte consecutive e concludendo con un settimo movimento accompagnandolo con il suono vam dell'acqua
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giovedì 4 dicembre 2014
i sigilli - sigillo di base - yoga
in piedi scaricare il peso del corpo sul piede sinistro la mano sinistra si appoggia al giro vita per mantenere meglio l'equilibrio il ginocchio sinistro si piega e il piede si appoggia sopra il ginocchio destro la mano destra prende il ginocchio sinistro si inspira e durante un vigoroso soffio di espirazione si accompagna il ginocchio verso il fianco destro ruotando il bacino ma tenendo fermo il busto
l'inspirazione riaccompagna il ginocchio verso il centro e lo stesso movimento si ripete per sei volte consecutive quindi si conclude guidato dal suono lam lento e profondo
lo stesso esercizio con gli stessi tempi si ripete sul lato sinistro anche qui concludendolo con il suono lam della terrra
l'inspirazione riaccompagna il ginocchio verso il centro e lo stesso movimento si ripete per sei volte consecutive quindi si conclude guidato dal suono lam lento e profondo
lo stesso esercizio con gli stessi tempi si ripete sul lato sinistro anche qui concludendolo con il suono lam della terrra
posizione del perfetto yogin -yoga
ci si siede a terra con le ginocchia piegate e si portano i piedi ben vicini al bacino sovrapponendone i talloni
le ginocchia dovrebbero aderire al suolo entra
mbe se un ginocchio rimane sollevato da terra è meglio scegliere una posizione più equilibrata c'è sempre una parte del corpo più sciolta dell'altra ma lo yoga mira proprio a portare l'uguaglianza tra i due lati ed è importante seguire questa regola
le ginocchia dovrebbero aderire al suolo entra
mbe se un ginocchio rimane sollevato da terra è meglio scegliere una posizione più equilibrata c'è sempre una parte del corpo più sciolta dell'altra ma lo yoga mira proprio a portare l'uguaglianza tra i due lati ed è importante seguire questa regola
la posizione propizia - yoga
ci si siede a terra con le ginocchia piegate e le piante dei piedi unite le mani afferrano le caviglie per condurre i talloni bene aderenti al bacino le ginocchia dovrebbero in questa postura toccare il suolo o perlomeno avvicinarsi il più possibile ad esso
le mani si appoggiano sulle cosce e il busto si mantiene diritto
le mani si appoggiano sulle cosce e il busto si mantiene diritto
posizione dell'eroe - yoga
posizione dell'adepto - yoga
ci si siede a terra in ginocchio sui talloni con le punte dei piedi che si sovrappongono e i talloni aperti che formino una conca in cui sta il bacino
il busto va mantenuto ben dritto me non rigido, le ginocchia unite e le mani appoggiate alle cosce
il busto va mantenuto ben dritto me non rigido, le ginocchia unite e le mani appoggiate alle cosce
mercoledì 3 dicembre 2014
consapevolezza del corpo - hatha yoga - la densità
andiamo a percepire l'altro aspetto del Tamas la densità sentiamo che il nostro corpo ormai unitario diviene più denso compatto, pura massa impenetrabile
impenetrabile dalla mente un quid unico e pregno di potenza primordiale pura e non qualificata
avendo sperimentato la densità avremo acquisito il potere dell'impenetrabilità di fattori esterni del corpo in quanto quel che può penetrare lo fa attraverso i punti di debolezza o marman
la densità è quell'elemento che più caratterizza la Materia
denso vuol dire palpabile dunque reale
diverso da quanto posso immaginare con la mente che mai potrà esistere nella realtà tangibile na solo nelle fantasie di una mente vagante
la densità è la parte rajastica del Tamas in quanto rappresenta la dinamicità dell'inerzia che permette all'inerzia di compattarsi
impenetrabile dalla mente un quid unico e pregno di potenza primordiale pura e non qualificata
avendo sperimentato la densità avremo acquisito il potere dell'impenetrabilità di fattori esterni del corpo in quanto quel che può penetrare lo fa attraverso i punti di debolezza o marman
la densità è quell'elemento che più caratterizza la Materia
denso vuol dire palpabile dunque reale
diverso da quanto posso immaginare con la mente che mai potrà esistere nella realtà tangibile na solo nelle fantasie di una mente vagante
la densità è la parte rajastica del Tamas in quanto rappresenta la dinamicità dell'inerzia che permette all'inerzia di compattarsi
consapevolezza del corpo - hatha yoga - la pesantezza
il respiro è il veicolo di Prana all'inizio il prana verrà condotto nelcorpo solo attrverso il respiro in seguito si muoverà indipendentemente dal lungo i Nadi circuiti indipendenti
questo si realizzerà con la pratica lunga, costante e seria
sequenza di consapevolezza del corpo
è una sequenza di esercizi al fine di realizzare uno stato di coscienza più profondo dell'ordinario
sfuma il confine ordinario tra esperienze fisiche e meditazione che si fondono insieme
la sensazione di benessere calma e pacificazione diviene sottofondo sopra il quale va ad emergere l'esperienza della corporeità del defluire del prana e della luminosità della mente
ci poniamo in siddhasana portando il piede destro nella piega del ginocchio sinistro ed il tallone sinistro nel perineo
le ginocchia sono ben divaricate la colonna si eleva spontaneamente verso l'alto mentre le spalle sono rilasciate
il collo si eleva sulle spalle, sorreggendo con leggerezza la testa
realizzata la posizione ricontrollata la postura si porta tutta l'attenzione alla percezione globale del corpo cercando di ottenerla in tutta la sua interezza e non come insieme di elementi separati
ci si concentra sul respiro e si va ad armonizzarlo curando di tenerlo sempre spontaneo e naturale
si prende coscienza della base di appoggio sentendo che ci sostiene e si percepiscono bene tutte le parti che appoggiano al pavimento
a questo punto si inizia a percepire la Forza di Gravità che ci attira verso terra e che diventa sempre più evidente
si inizia a procedere per parti si sentono le guance sempre più pesanti attratte verso il basso e si lasciano andare inducendo un rilassamento più profondo
si passa alla mascella che si lascia pendere attratta dalla gravità
il labbro inferiore, pesando sempre di più si abbandona schiudendo leggermente la bocca
la lingua pesando sempre di più si abbandona
ci si concentra sulla fronte e le sopracciglia inducendo queste al rilassamento
i globi oculari, la pelle del cranio, le spalle, le braccia gli avambracci, i pettorali i polsi le mani i palmi
il cuore lo stomaco i reni il pavimento pelvico
il corpo si rilassa sempre di più
giunti a questo punto si è realizzato un aspetto del Tamas raggiungendo la coscienza corporea unificante dunque yogica priva di parti distinte
la pesantezza ci dona il potere di percepire concretamente il mondo ponderale
questo si realizzerà con la pratica lunga, costante e seria
sequenza di consapevolezza del corpo
è una sequenza di esercizi al fine di realizzare uno stato di coscienza più profondo dell'ordinario
sfuma il confine ordinario tra esperienze fisiche e meditazione che si fondono insieme
la sensazione di benessere calma e pacificazione diviene sottofondo sopra il quale va ad emergere l'esperienza della corporeità del defluire del prana e della luminosità della mente
ci poniamo in siddhasana portando il piede destro nella piega del ginocchio sinistro ed il tallone sinistro nel perineo
le ginocchia sono ben divaricate la colonna si eleva spontaneamente verso l'alto mentre le spalle sono rilasciate
il collo si eleva sulle spalle, sorreggendo con leggerezza la testa
realizzata la posizione ricontrollata la postura si porta tutta l'attenzione alla percezione globale del corpo cercando di ottenerla in tutta la sua interezza e non come insieme di elementi separati
ci si concentra sul respiro e si va ad armonizzarlo curando di tenerlo sempre spontaneo e naturale
si prende coscienza della base di appoggio sentendo che ci sostiene e si percepiscono bene tutte le parti che appoggiano al pavimento
a questo punto si inizia a percepire la Forza di Gravità che ci attira verso terra e che diventa sempre più evidente
si inizia a procedere per parti si sentono le guance sempre più pesanti attratte verso il basso e si lasciano andare inducendo un rilassamento più profondo
si passa alla mascella che si lascia pendere attratta dalla gravità
il labbro inferiore, pesando sempre di più si abbandona schiudendo leggermente la bocca
la lingua pesando sempre di più si abbandona
ci si concentra sulla fronte e le sopracciglia inducendo queste al rilassamento
i globi oculari, la pelle del cranio, le spalle, le braccia gli avambracci, i pettorali i polsi le mani i palmi
il cuore lo stomaco i reni il pavimento pelvico
il corpo si rilassa sempre di più
giunti a questo punto si è realizzato un aspetto del Tamas raggiungendo la coscienza corporea unificante dunque yogica priva di parti distinte
la pesantezza ci dona il potere di percepire concretamente il mondo ponderale
martedì 2 dicembre 2014
l'assenza di percezione del corpo - raja yoga
questa tecnica può essere sperimentata per acquisire potere sul proprio corpo bisogna mantenere la posizione come nel disegno
ci si concentra sul respiro che si va a ridurre sempre più sino a farlo scomparire e a questo punto si visualizza una luce avvolgente o di ricerca o si cerca il vuoto mentale oppure ci si concentra totalmente su un mantra o su uno yantra (simbolo geometrico ) abbandonando ogni percezione del proprio corpo si può mantenere a lungo anche la posizione più scomoda dal momento che non si percepisce dolore fatica o altro
uscendo da questo stato meditativo e rientrando nel corpo allora si risentiranno tutte le anomalie
ci si concentra sul respiro che si va a ridurre sempre più sino a farlo scomparire e a questo punto si visualizza una luce avvolgente o di ricerca o si cerca il vuoto mentale oppure ci si concentra totalmente su un mantra o su uno yantra (simbolo geometrico ) abbandonando ogni percezione del proprio corpo si può mantenere a lungo anche la posizione più scomoda dal momento che non si percepisce dolore fatica o altro
uscendo da questo stato meditativo e rientrando nel corpo allora si risentiranno tutte le anomalie
martedì 25 novembre 2014
il pesce - yoga
seduti in posizione confortevole a gambe incrociate rilassare le braccia e concentrare l'attenzione sulle guance
inspirare normalmente dalle narici senza sforzo poi spingere il fiato in bocca gonfiando con forza le guance spalancare gli occhi ed espirare con un soffio aperto e vigoroso dalla bocca ne risulta un suono simile a phaa ripetere 12 volte
inspirare normalmente dalle narici senza sforzo poi spingere il fiato in bocca gonfiando con forza le guance spalancare gli occhi ed espirare con un soffio aperto e vigoroso dalla bocca ne risulta un suono simile a phaa ripetere 12 volte
il tamburo - yoga
seduti in posizione confortevole le gambe incrociate durante l'inspirazione picchiettare con la punta delle dita a polpastrelli liberi tuta la zona pettorale sotto le clavicole e sullo sterno
durante una profonda vigorosa espirazione iniziata dal naso e terminata dalla bocca battere la stessa zona con le mani a dita distese il ritmo del respiro deve essere cadenzato proprio come il suono di un tamburo ripetere 12 volte
durante una profonda vigorosa espirazione iniziata dal naso e terminata dalla bocca battere la stessa zona con le mani a dita distese il ritmo del respiro deve essere cadenzato proprio come il suono di un tamburo ripetere 12 volte
in gesto del cigno hamsa mudra - yoga
distesi in posizione prona appoggiare a terra la fronte e la punta del naso portare le mani ai lati del petto e incrociare le punte dei piedi
durante l'inspirazione sollevare contemporaneamente dal suolo la testa e i piedi, il busto appoggiare le braccia tese che lo sostengono inarcare bene il busto e spingere la testa verso i piedi il più possibile
espirando ritornare al suolo ripetere sei volte
durante l'inspirazione sollevare contemporaneamente dal suolo la testa e i piedi, il busto appoggiare le braccia tese che lo sostengono inarcare bene il busto e spingere la testa verso i piedi il più possibile
espirando ritornare al suolo ripetere sei volte
venerdì 14 novembre 2014
PAKSINA-ASANA YOGA
in piedi con le gambe unite inspirando portate le braccia dietro di voi espirando flettete il busto in avanti portando il peso del corpo sulle dita dei piedi senza sollevare i talloni mantenete per 15 20 respiri
ANJANA-ASANA YOGA
in ginocchio portate in avanti il piede sinistro formando un angolo retto le mani sono giunte davanti al petto i gomiti alti inspirando tendete il busto verso l'alto ed espirando spostate il peso del corpo in avanti la gamba destra è tesa mantenete per qualche respiro poi allungate le braccia verso l'alto inarcando la colonna e formando con le mani un triangolo unendo i pollici e indici
lo sguardo è nel centro del triangolo rimanete per 10-15'
lo sguardo è nel centro del triangolo rimanete per 10-15'
BATRIKA-ASANA YOGA
DISTESI FLETTETE LE GINOCCHIA E PORTATELE AL PETTO, ABBRACCIANDOLE CON LE MANI INTRECCIATE INSPIRANDO SOLLEVATE IL CAPO E PORTATE IL VISO VICIO ALLE GINOCCHIA MANTENETE PER 15-20 RESPIRI
GESTO DEL CANALE DESTRO yoga
abbassate le energie dell'iperattività e delle proiezioni nel futuro
seduti comodi gambe incrociate portate la mano sinistra sopra il ginocchio sinistro con il palmo rivolto verso l'alto e la mano destra a terra
concentratevi sul canale di destra che, attraverso la mano scarica energia in eccesso alla terra
seduti comodi gambe incrociate portate la mano sinistra sopra il ginocchio sinistro con il palmo rivolto verso l'alto e la mano destra a terra
concentratevi sul canale di destra che, attraverso la mano scarica energia in eccesso alla terra
GESTO DEL CUORE - yoga
questo esercizio vi servirà a portare la buona energia nel cuore per ritrovare la pace presente
seduti in una posizione comoda portate le mani sovrapposte all'altezza del cuore e concentratevi, la pace entra in voi
seduti in una posizione comoda portate le mani sovrapposte all'altezza del cuore e concentratevi, la pace entra in voi
GESTO DEL PERDONO - yoga
questo esercizio vi servirà per creare il buio mentalmente ricercare il perdono
con la mano sinistra sul ginocchio e il palmo rivolto verso il cielo portate la mano destre all'altezza della fronte in modo da creare il buio davanti agli occhi e ripetete io perdono tutto io perdono me stesso
con la mano sinistra sul ginocchio e il palmo rivolto verso il cielo portate la mano destre all'altezza della fronte in modo da creare il buio davanti agli occhi e ripetete io perdono tutto io perdono me stesso
IL GESTO DELL'UNIONE
con questo esercizio percepite l'energia che dal settimo chakra quello della percezione e della lice esce e si fonde con quella dell'universo
con la mano sinistra sul ginocchio sinistro e il palmo rivolto verso l'alto portate il palmo della mano destra sopra il vertice del capo e fate delle piccole e leggere rotazioni alzate di qualche centimetro la mano per percepire l'energia
poi riportate i palmi sulle ginocchia con i palmi verso l'alto e ricercate il vuoto mentale
con la mano sinistra sul ginocchio sinistro e il palmo rivolto verso l'alto portate il palmo della mano destra sopra il vertice del capo e fate delle piccole e leggere rotazioni alzate di qualche centimetro la mano per percepire l'energia
poi riportate i palmi sulle ginocchia con i palmi verso l'alto e ricercate il vuoto mentale
giovedì 13 novembre 2014
BRASTIKA PRANAYAMA -ALLA SCOPERTA DELL'IO
il pranayama viene sistemato negli yoga sutra e viene inserito tra le otto fasi della realizzazione vale a dire il cammino che il praticante di yoga percorrere
il percorso inizia da ciò che si conosce cioè il proprio corpo per arrivare a comprendere ciò che è inconoscibile
dal corpo si arriva alla mente la volontà la consapevolezza
il pranayama è il quarto grado del percorso
a questo livello la sadhana comincia ad assumere una caratteristica più marcatamente energetica
quindi si tratta di attivare energia ma anche andare a vedere qualcosa di cui no abbiamo esperienza
uno fuoco che piò illuminare ma anche ustionare
la preparazione fisica deve essere un tutt'uno con la preparazione mentale per arrivare al purusha cioè all'Uno
la tecnica respiratoria necessaria non va confusa con gli strumenti per rilassare
per praticare il brastika bisogna imparare a sedersi perfettamente eretti nelle posizioni siddhasana padmasana o virasana le narici devono essere libere
l'aria viene aspirata e inspirata producendo il suon e il ritmo simile ad un mantice
concentratevi sulla fase espiratoria e cominciate con una espirazione rapida e forte a cui seguirà un inspirazione altrettanto veloce e intensa attenzione i espiri devono essere comunque ampi
proseguite così fino una decina di respirazioni complete trattenendo l'aria nei polmoni
poi fate delle respirazioni calme e profonde
una volta compresa bene la tecnica senza affaticamento potete provare isolando e alternando le narici
il percorso inizia da ciò che si conosce cioè il proprio corpo per arrivare a comprendere ciò che è inconoscibile
dal corpo si arriva alla mente la volontà la consapevolezza
il pranayama è il quarto grado del percorso
a questo livello la sadhana comincia ad assumere una caratteristica più marcatamente energetica
quindi si tratta di attivare energia ma anche andare a vedere qualcosa di cui no abbiamo esperienza
uno fuoco che piò illuminare ma anche ustionare
la preparazione fisica deve essere un tutt'uno con la preparazione mentale per arrivare al purusha cioè all'Uno
la tecnica respiratoria necessaria non va confusa con gli strumenti per rilassare
per praticare il brastika bisogna imparare a sedersi perfettamente eretti nelle posizioni siddhasana padmasana o virasana le narici devono essere libere
l'aria viene aspirata e inspirata producendo il suon e il ritmo simile ad un mantice
concentratevi sulla fase espiratoria e cominciate con una espirazione rapida e forte a cui seguirà un inspirazione altrettanto veloce e intensa attenzione i espiri devono essere comunque ampi
proseguite così fino una decina di respirazioni complete trattenendo l'aria nei polmoni
poi fate delle respirazioni calme e profonde
una volta compresa bene la tecnica senza affaticamento potete provare isolando e alternando le narici
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